< Cortine di Ferro: novembre 2007

Cortine di Ferro

Poesia/ E’ il mondo l’umanità/ La propria vita/ (Ungaretti, COMMIATO; da L’Allegria, 1916)

giovedì, novembre 22, 2007

Neue Sachlichkheit





Vincent Van Gogh,
Starry Night over the Rhone.

Oil on canvas; 72,5 x 92 cm
Musée d'Orsay, Parigi













Un'altra stella è precipitata

Stasera

Proprio sotto la magnitudine

Della luna piena

Di sé.


Ho veduto anch’io

La mia Babele

Stasera

Rinnovarsi

Nelle fatalità cosmiche.


E di fronte ad un' ambizione

Che superba si spegneva

In un fulgore celere

Non ho saputo far altro

Che esprimere un desiderio.


Mi basterei se fosse inverno.


Ma il caldo torna

Inesorabile

A far evaporare gli umori

Della solitudine.





Thanatogonia





David La Chapelle,

Heaven To Hell;

2006

















L’ottundimento febbrile

propelle idoli in grumi

coaguli cerebrali

obnubilate nevrastenie

fantasmi

sollevati dalla sostanza -

corpi mistici

di antichi corpi -

nella pienezza della forma

simili a memorie annose

dall’ora esanime, vociano

tribolanti crucci.


S’illustra l’esistenza

nello schianto

in cui giace

indistinta

tra i rivoli informi

di un ultimo Fuoco.

Inerpicata agli eremi

di un’identità elevata

fra boschi che si fingono

foreste


Sillustra [1]

dall’alto degli spazi celesti e

sino agli infimi anfratti

delle più profonde valli

stigie, tonitruanti.

Ed è pienezza di suono

nel coagulo fulmineo di differenti polarità;

è giorno subitaneo

sulla maleducazione dei pensieri

quando fervono

e subitanea notte

nell’etica cinestesica degli umori

quando esondano.


E’ vita. Necessaria

nel suo risolversi

perché altri possano vivere.

In una cattiva infinità.




[1]Volg. (dal dialetto abruzzese: “lu sillustre” è il lampo ; da cui: “sillustrare”)