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Cortine di Ferro

Poesia/ E’ il mondo l’umanità/ La propria vita/ (Ungaretti, COMMIATO; da L’Allegria, 1916)

giovedì, novembre 22, 2007

Thanatogonia





David La Chapelle,

Heaven To Hell;

2006

















L’ottundimento febbrile

propelle idoli in grumi

coaguli cerebrali

obnubilate nevrastenie

fantasmi

sollevati dalla sostanza -

corpi mistici

di antichi corpi -

nella pienezza della forma

simili a memorie annose

dall’ora esanime, vociano

tribolanti crucci.


S’illustra l’esistenza

nello schianto

in cui giace

indistinta

tra i rivoli informi

di un ultimo Fuoco.

Inerpicata agli eremi

di un’identità elevata

fra boschi che si fingono

foreste


Sillustra [1]

dall’alto degli spazi celesti e

sino agli infimi anfratti

delle più profonde valli

stigie, tonitruanti.

Ed è pienezza di suono

nel coagulo fulmineo di differenti polarità;

è giorno subitaneo

sulla maleducazione dei pensieri

quando fervono

e subitanea notte

nell’etica cinestesica degli umori

quando esondano.


E’ vita. Necessaria

nel suo risolversi

perché altri possano vivere.

In una cattiva infinità.




[1]Volg. (dal dialetto abruzzese: “lu sillustre” è il lampo ; da cui: “sillustrare”)